Una giornata all’insegna della musica, del vociare allegro dei bimbi, dei colori variopinti delle magliette e degli stendardi; il tutto accompagnato dal tepore accogliente del primo vero sole della stagione: ecco il sunto della XXIV Festa Diocesana dei Ministranti, che il 1 giugno 2010, ha riempito di allegria la piazza e le stradine di Montecalvo Irpino, cittadina scelta come location d’eccezione viste le celebrazioni giubilari già in corso per il 300° anniversario della nascita di S. Pompilio M. Pirrotti. 

Gruppi festanti provenienti da 12 Parrocchie della nostra Arcidiocesi (S. Giorgio La Molara, Sassinoro, S. Croce del Sannio, Cervinara, S. Giorgio del Sannio, Montaperto, Montefalcione, Campoli, Cacciano di Cautano, Benevento, Montecalvo), per un totale di circa 600 partecipanti, fra ministranti e animatori, sono stati accolti da un nutrito stuolo di musicisti della Banda di Pannarano, guidata dal M° Enrico Bellamente, e da essi accompagnati nell’avvicendarsi delle presentazioni iniziali.

Con la spigliata animazione di Tecla Iervoglini, i ragazzi presenti hanno potuto rompere il ghiaccio e immergersi nell’atmosfera gioiosa dell’incontro, cimentandosi in curiose e vivaci improvvisazioni dal gusto decisamente festaiolo, preparando il clima per lo spettacolo di giocoleria e animazione di Ciro Lettica, dal titolo: “Si salvi chi può”.

Dopo il pranzo, una Caccia al tesoro curata dall’Ufficio Diocesano per le Vocazioni, guidato da don Marco Capaldo, e animata dai giovani del Seminario Arcivescovile di Benevento e dell’Istituto “De La Salle”, ha condotto per mano i partecipanti alla scoperta della figura di S. Pompilio, culminando il percorso con la visita alla “Cittadella Pompiliana” e al Museo.
La Celebrazione Eucaristica, presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Andrea Mugione e animata dal Coro di Voci Bianche “FARNETUM”, guidato magistralmente dal M.stro Maria Sarracco, ha permesso a piccoli e grandi, la riflessione sul tema della giornata: ““Ho una bella notizia: io l’ho incontrato”. Puntando l’accento sul senso e il valore della testimonianza e dell’annuncio, Mons. Mugione, nel suo saluto iniziale, ha difatti richiamato la necessità e l’urgenza di farsi “cristofori”, portatori di Cristo agli altri, in virtù dell’incontro che ciascun battezzato vive con Gesù. È sicuramente D
io che chiama all’amicizia con sé, ora come un tempo, ma è anche vero che l’adesione di tanti “lontani” oggi, può essere favorita dall’autenticità e dalla qualità della testimonianza personale e comunitaria di coloro che hanno già sperimentato l’esperienza particolare dell’incontro con Cristo, e mediante il servizio ecclesiale e i ministeri vivono l’impegno di servire il Signore, andando incontro ai fratelli col volto luminoso di chi ha scoperto un tesoro e non può tenerselo per sé.

Alle 17,30 la gioia contagiosa dei ragazzi si è fatta strada nei saluti festanti e in un felice arrivederci al 2011.

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