La scomparsa di Maria Narra, per noi immersi nella quotidianità di tutti i giorni, sembra, al di là della ristretta cerchia familiare, una notizia tra tante.
D’altronde, il venir meno è una prassi a cui tutti prima o poi dobbiamo confrontarci.
Tuttavia, ci sono persone che, per un curioso caso della vita, diventano protagoniste di eventi che segnano alcuni passaggi storici, tanto da essere oggetto di studio in alcune discipline accademiche. Maria Narra è una di queste.

Maria Narra è stata oggetto di studio, ed è ancora oggetto di studio, se non individualmente, almeno in gruppo, probabilmente in luoghi e contesti a noi sconosciuti. Maria Narra è stata una formidabile cantatrice di canti di tradizione popolare.
Le registrazioni da lei lasciate, fissate su nastro magnetico, saranno il DNA del nostro passato. Grazie a lei, un domani, potremo ricostruire quel mondo di soli cento anni fa, senza TV, senza telefoni cellulari, senza social. Grazie a lei, potremo riascoltare serenate, stornelli, canti di lavoro e a dispetto. Maria Narra sarà ricordata, probabilmente, molto più oltre Montecalvo Irpino. Il suo nome e i suoi canti sono nei più importanti archivi etnomusicologici italiani [1] e mondiali [2].

Ci sono state persone che avrebbero dato chissà cosa per poterla conoscere in vita, non persone comuni ma accademici, studiosi della materia, desiderosi di strapparle un ricordo di quel momento in cui, nel gennaio del 1955, poco più che diciottenne, cantò per Alan Lomax. Non volle incontrare nessuno, e noi rispettammo il suo volere. Grazie Maria. Grazie per tutto.

Ricordo di Angelo Siciliano

MARIA NARRA CI HA LASCIATI – CANTÒ CON ALAN LOMAX NEL 1955

Maria Narra, col soprannome “Marìja Raziànu”, Maria figlia di Graziano, reduce decorato della Grande Guerra (1915-1918), fu la più giovane cantatrice nel coro con cui il grande etnomusicologo americano Alan Lomax registrò, il 9 gennaio 1955, alcuni canti nel comune di Montecalvo Irpino, tra cui due serenate, e scattò 9 foto ai cantatori locali.
Tutto il materiale repertato da Lomax nelle varie regioni d’Italia negli anni 1954 e 1955, alla ricerca dei canti della tradizione popolare dalla viva voce dei cantori che ne erano portatori, è archiviato presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma e presso la Library of Congress, la Biblioteca del Congresso americano. Questa doppia archiviazione crea conflitti di interesse e incomprensioni tra i due enti, che limitano la divulgazione di tutto questo prezioso materiale.
Questo che qui si propone è un canto della tradizione contadina sul ritmo della tarantella, cantato da Maria Narra (1936-2024), e registrato nel 1967 da suo fratello, Totonno Narra (1927-1997), padre di Gina.
Link del video da me pubblicato e commentato su YouTube nel 2021: https://youtu.be/KL3HGMREhjI?si=g0dBeoWLBU1mOYtH

 

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