Da un idea che sembrava irrealizzabile a pochi giorni dalla realizzazione finale del progetto, quasi un anno dalla scrittura alla sua messa in opera.
Questi i tempi richiesti per la concretizzazione dell’idea fantastica del parroco di Montecalvo Irpino, Don Teodoro Rapuano, un film sulla vita di San Pompilio M.Pirrotti.
Una idea senz’altro meritoria ma che già era stata studiata e progettata nel 2008 per iniziativa dell’allora assessore Nicola Serafino, coadiuvato dal Dottor Antonio Stiscia, trovarono il regista e lo sceneggiatore,contattarono le persone giuste, cercarono il coinvolgimento di personaggi di spicco dello spettacolo,predisposero un progetto,di cui il materiale è agli atti del Comune,ebbene, tutti quelli che avrebbero dovuto dire di sì,ammutolirono. Le autorità civili e religiose nicchiarono!

Seguì il nulla fino ad oggi e questa è storia recente. Il film prende spunto da una espressione che il Santo Montecalvese usava spesso nelle sue omelie in tutto il suo peregrinare nei vari luoghi delle sue missioni “Amerò sempre” e ripercorre le tappe e i luoghi , dalla sua formazione spirituale alla tremenda prova delle sue missioni non sempre facili come ad esempio la sua espulsione e l’esilio dal Regno Borbonico per le sue idee troppo avanguardiste per il tempo, Padre Pompilio, sensibile e discreto, non seppe, né volle, adattarsi alle orridezze di quella boscaglia napoletana, intrisa di formalismo bigotto, con sprazzi illuministici. Dalla fuga verso Benevento e l’abbandono della sua vita agiata e vissuta con i suoi coetanei a scorazzare per le vie e i vicoli della sua cara Montecalvo. Uomo del popolo e per il popolo sempre vicino agli ultimi e ai bisognosi ai quali ha dedicato la sua intera esistenza. Uomo di fede devotissimo alla sua “Mamma Bella dell’Abbondanza” a rappresentare la sua fervente devozione al culto mariano. Uomo di carità pronto sempre a donare se stesso e quel poco che aveva in una condivisione spirituale ed ecumenica con la sua comunità .

Uomo d’amore, grande predicatore e grande insegnante ai fanciulli a frotte raccolti attorno al caro Padre Pompilio. Queste sue specifiche peculiarità , testimoniate dalle popolazioni che lo hanno conosciuto, lo hanno portato alla Beatificazione il 26 gennaio 1890 e alla canonizzazione il 19 marzo 1934 da parte di Papa Pio XI. Merito, dunque, a Don Teodoro Rapuano vero “Deus ex machina” di questa operazione mediatica, già autore di un libro su San Pompilio , “Crisci Santo” , a ulteriore dimostrazione di tutta la sua passione e l’amore per il nostro Santo. La struttura del film,con sceneggiatura e regia scritta dallo stesso parroco, è organizzata in oltre centoquaranta scene,con la massiccia partecipazione di attori locali, molte di esse girate a Montecalvo Irpino, Castelfrano in miscano, Buonalbergo, Paduli,Benevento, Ariano valleluogo , antico mulino, convento di Vitulano, abazia di Montevergine, Atessa e Campi Salentina, paese dove il 15 luglio 1766 (martedì): « Sul tramonto del sole » — post vesperas Beatae Virginis de Carmelo — il Padre Pompilio è chiamato al Cielo e passa « agli eterni riposi » nella visione beatificata del volto di Dio. L'anteprima del film si terrà a Montecalvo Irpino (probabilmente ad agosto, in occasione della solenne festività di San Pompilio del 19 agosto, nella piazza che porta il nome del Santo). La seconda serata di presentazione dovrebbe tenersi a Buonalbergo e poi a Campi Salentina. Al parroco Don Teodoro Rapuano alla comunità parrocchiale tutti i migliori auspici per gli sforzi profusi nella realizzazione con l’augurio di un accoglienza positiva dell’opera svolta e la speranza che finalmente una luce si accenda nella nostra comunità, ed il monito agli operatori locali e alle strutture associative di riuscire a capire l'opportunità di creare sviluppo e di migliorare le prospettive della società grazie al messaggio di vita del grande Uomo, nostro compaesano : San. Pompilio Maria Pirrotti

 

Alfonso Caccese {jcomments on}

foto: Franco D'Addona

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