- Scritto da Francesco Cardinale
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La scomparsa di Maria Narra, per noi immersi nella quotidianità di tutti i giorni, sembra, al di là della ristretta cerchia familiare, una notizia tra tante.
D’altronde, il venir meno è una prassi a cui tutti prima o poi dobbiamo confrontarci.
Tuttavia, ci sono persone che, per un curioso caso della vita, diventano protagoniste di eventi che segnano alcuni passaggi storici, tanto da essere oggetto di studio in alcune discipline accademiche. Maria Narra è una di queste.
Maria Narra è stata oggetto di studio, ed è ancora oggetto di studio, se non individualmente, almeno in gruppo, probabilmente in luoghi e contesti a noi sconosciuti. Maria Narra è stata una formidabile cantatrice di canti di tradizione popolare.
Le registrazioni da lei lasciate, fissate su nastro magnetico, saranno il DNA del nostro passato. Grazie a lei, un domani, potremo ricostruire quel mondo di soli cento anni fa, senza TV, senza telefoni cellulari, senza social. Grazie a lei, potremo riascoltare serenate, stornelli, canti di lavoro e a dispetto. Maria Narra sarà ricordata, probabilmente, molto più oltre Montecalvo Irpino. Il suo nome e i suoi canti sono nei più importanti archivi etnomusicologici italiani [1] e mondiali [2].
Leggi tutto: La perdita di Maria Narra, era stata cantatrice per Alan Lomax.
- Scritto da Redazione
- Categoria: Cultura
Sabato 6 gennaio alle ore 11.00 presso il campo polivalente sito in via dei mille.
Inaugurazione ed intitolazione del centro sportivo polivalente sito in via dei mille alla memoria di Feliciantonio Blundo.
L'amministrazione comunale ha deciso di onorare la memoria del nostro concittadino Feliciantonio Blundo per la diffusione dell'idea di sport soprattutto tra i giovani, per la grande generosità e disponibilità mostrata non solo sul piano sportivo, ma anche e soprattutto su quello umano. un uomo semplice, schietto, educato e socievole.In occasione della cerimonia verrà svelata una grande targa posta all'interno del campetto.
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Antonietta Leone, nata a Montecalvo, oggi 100 anni. E' nata nel 1923 Il 19 di dicembre, figlia di famiglia contadina, grande lavoratrice e conduttrice prudente di una vita ricca di fatiche e sacrifici, bracciante agricola con una grande passione : il canto, i canti popolari, compositrice di tanti versi, adattatrice del tipico canto la "serenata Montecalvese" Canti a stornelli che armonizzavano le grandi giornate di lavoro nei campi (vedi cala cala sole) testimone delle registrazioni di Alan Lomax nel 1955 nel raccolta dei canti popolari e delle musica popolare nel viaggio che lo porto fino a Montecalvo Irpino. Autrice di tante cantastorie di persone locale , di storia cittadine e di spartiti di vita locale . Custode di memoria verbale di fatti e cunti di montecalvo irpino che racconta la storia della vita quotidiana del paese. Oggi e l'autrice più profonda di questa cultura vocale, non una cultura scritta di fatti e storie dei montecalvesi , quindi un Grazie a lei per averci trasferito a tutti quanti noi questa conoscenza e questa forza di legare al futuro di questa nostra comunità montecalvese le storie del passato dei nostri avi dei nostri nonni. Un grazie e un augurio di buon festeggiamento di questa grande giornata , che ancora 100 anni continuerà a vivere con tutti noi. Tanti auguri.
- Scritto da Giovanni Bosco Maria Cavalletti
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La cappella nasce nel 1556, nel momento di massimo splendore della famiglia Carafa, per volontà di Giovan Battista I, terzo conte di Montecalvo. La sua costruzione segue di un anno la salita al papato di Giovan Pietro Carafa, Paolo IV, figlio di Giovann’ Antonio di Diomede conte di Maddaloni. Il rapporto di parentela tra il ramo di Montecalvo e quello di Maddaloni parte dai fratelli Antonio Carafa, detto Malizia, padre di Diomede e nonno di Paolo IV, e Tommaso Carafa, avo diretto dei Conti di Montecalvo. Il monumento fu posizionato al centro della navata minore destra della tardogotica chiesa collegiata di Santa Maria Maggiore, divenuta dell’Assunta in occasione dell’ampliamento del capitolo concesso nel 1672 da papa Clemente X su richiesta del duca di Montecalvo Carlo Pignatelli. Esso rappresentò il primo allargamento della navata che solo dopo il decreto del 1693, emanato nella stessa chiesa dal cardinale Vincenzo Maria Orsini, arcivescovo di Benevento e papa, col nome di Benedetto XIII, dal 1724 al 1730, vide l’erezione delle altre due cappelle laterali, attigue alla Carafa e con essa comunicanti dopo che, in esecuzione dello stesso decreto, furono demolite le pareti degli archi laterali interni.
Leggi tutto: Restauro Cappella Carafa – Relazione G.B.M. Cavalletti.
- Scritto da Redazione
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Quanti sanno che la celebre canzone natalizia ‘Tu scendi dalle stelle’ fu composta nel piccolo borgo dauno di Deliceto? Bene, da oggi non ci saranno più scusanti per non saperlo perché lunedì 4 dicembre alle 10.30 nel Santuario della Consolazione di Deliceto verrà presentato il libro ‘A Deliceto come a Betlemme, la grotta che ispirò Tu scendi dalle stelle’ di Giovanni Bosco Maria Cavalletti con presentazione a cura del vescovo Massimiliano Palinuro, Vicario Apostolico di Istanbul, amministratore dell’Esarcato Aposticolico di Costantinopoli, uno degli uomini di Dio più vicini a Papa Francesco. Grazie ad una meticolosa e approfondita ricostruzione storica, infatti, nell’opera si individua nella grotta del Beato Felice da Corsano (scavata sotto l’antico convento agostiniano del borgo) il luogo in cui nel Natale del 1744 Sant’Alfonso Maria de’ Liguori ebbe l’ispirazione per le parole e la musica di uno dei brani natalizi più conosciuti. Oltre all’autore, interverranno il sindaco di Deliceto Pasquale Bizzarro, l’assessore comunale alla cultura Adriana Natale, Padre Luca Preziosi (rettore comunità ‘Oasi della Pace’), Padre Vincenzo D’Antico (delegato del Vescovo) e il presidente della pro loco lovcale Benvenuto Baldassarro. (Da Foggia Today)
Leggi tutto: Alla scoperta della grotta di Deliceto nella quale nacque 'Tu scendi dalle stelle'
- Scritto da Redazione
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SIMONETTA LAZZERINI DI FLORIO
E’ nata e vive a Firenze dove per lunghi anni si è dedicata all’insegnamento.Da sempre appasionata cultrice di arti figurative, ha preso parte, in modo attivo e collaborativo, a prestigiose associazioni fiorentine del settore. E'sposata con il nostro concittadino, Prof.Antonio Di Florio,docente di Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica italiana e europea all'Università di Firenze ,da sempre appassionata cultrice di arti figurative, ha preso parte, in modo attivo e collaborativo, a prestigiose associazioni fiorentine del settore. In questi ultimi anni si è dedicata alla scrittura creativa, in particolare alla poesia, anche per un commosso omaggio di riconoscenza verso i tanti ‘compagni di viaggio’ che, come ricorda in un suo testo, l’hanno aiutata a vario titolo lungo il percorso. Si considera, però, anche montecalvese, almeno come “cittadina d’adozione”, e non solo perché ne ha sposato un nativo (il comm. dott. Antonio Di Florio) ma, soprattutto, perché, trascorrendovi frequentemente i mesi estivi, ha imparato a conoscere Montecalvo, ad apprezzarne la genuinità degli abitanti, le ricchezze storico-artistiche dei luoghi più nascosti, ad amarlo.
Leggi tutto: Simonetta Lazzerini Di Florio - Dalla barca lunata