Vita di Bestie (Democrazia Animale)

Un tempo, assai assai lontano
Gli animali vivevano in modo, quasi umano
Ognuno aveva un compito o professione
Chi comandava e chi faceva il garzone
Il leone che era il re di tutti gli animali
Lasciava vivere, limitandosi a guardare

 Sorse una disputa tra le bestie della foresta
Tra chi era più forte o avesse più testa
L’accordo, come sempre, non fu trovato

Ognuno pensava di essere er mejo der creato
Allora, il re leone, furbo come sempre
Propose agli animali di scegliersi un Presidente

Ognuno presentò il suo bel candidato
Alto, magro, grasso, con il pelo o rasato

   

 

 

La campagna elettorale non aveva conclusione
Ognuno era convinto di essere il campione
Si alzò di scatto, allora, un vecchio saggio serpente
Proponendo di eleggere il Porco a unico Presidente
Il porco disse lui, è il migliore in assoluto
Perché campa poco e da morto è anche più amato

 

E poi è l’unica soluzione quando non c’è unico scopo
Scegliere a comandare chi ha da viver poco
Fu deciso così, unanimemente
Che fosse il Porco, il primo Presidente
Il porco, intimidito, ma fattosi coraggio
Iniziò ad amministrare bene e da vero saggio
Conquistò la fiducia e la stima di tutti

 

Di tutte le  bestie, belle e brutte
Il re leone, fino ad allora in panciolle
Si accorse che quel porco gli poteva far la pelle
Era così amato dalla razza animale
Che seguitava a star bene e a lungo campare

Fu così, che in ossequio alla tradizione
Si decise di far uccidere il porco alla prima occasione
Non si trovò animale pronto all’intento
Era amato ,da tutti, il porco Presidente

Su consiglio sempre, del vecchio serpente
Si andò alla ricerca di un altro espediente
Si propose all’uomo, bestia singolare

 Di uccidere il porco, senza sbagliare
In cambio di tanta partecipazione
Il re leone gli avrebbe concesso la predazione
Fu così che da tal patto scellerato

L’uomo ha iniziato a mangiarsi il creato

 La morale è una sola ed è la seguente:
è sempre una sola la logica del potente
che quando si sente minacciato
si allea sempre con il più disgraziato
per conservare il potere ogni cosa è consentita
anche se qualche innocente ci rimette la vita.

 

Montecalvo Irpino   Agosto 2010  Antonio Stiscia

 

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