«La Sekoma Di Montecalvo Irpino Prima Banca Del Civico Monte Frumentario» 

Nona Parte

Nei prestiti effettuati dal monte civico non è previsto il deposito di pegni, ma i debitori obbligano solidalmente tutti i di loro beni impegnandosi a restituire il prestito con l’aumento fissato in una misura e mezza per ogni tomolo, quindi tre kg di interesse su 48 kg.E’ previsto l’obbligo solidale del garante assunto alla presenza del cancelliere comunale, previa dichiarazione sottoscritta del beneficiato di aver ricevuto il grano dagli amministratori del monte frumentario. Questi, per la cui nomina erano richiesti i requisiti di possidenza, probità e non equivoca opinione venivano scelti annualmente, nel numero di due, nel mese di agosto, allorché cessava, per riprendere l’otto settembre, l’anno colonico.

La loro elezione era preceduta dalla individuazione di una doppia terna votata dal consesso decurionale e sottoposta all’attenzione del sottintendente del distretto di ariano.

Queste le due terne uscite dalle urne del 3 agosto 1828:

Pier luigi stiscia fu felice;

Felice caccese fu giovanni;

Fedele stiscia fu michele:

Saverio lo casale;

Antonio senapo;

Felice vernacchio fu giuseppe.

Da una nota, però, del sottintendente di ariano, diretta, il 16 novembre dello stesso anno, al sindaco di montecalvo dottor domenico peluso, risulta che uno degli amministratori del monte frumentario fosse antonio d’agostino la cui improvvisa morte avrebbe impedito, almeno fino alla seconda metà di novembre, la distribuzione del grano per la semina del 1828.

Per sbloccare l’incresciosa situazione fu necessario effettuare l’elezione di una sorta di commissario straordinario che, da solo, dovette assumersi la responsabilità dell’intera distribuzione dei prestiti in grano.

La scelta del consiglio comunale avvenne, come da espresso ordine superiore, al suo interno e cadde sull’ «abile» decurione nicola cavalletti figlio del fu pietro:

«l’anno 1828 il giorno diciassette novembre in montecalvo. Essendosi unito il decurionato in numero opportuno sotto la presidenza del sindaco dottor domenico peluso, dallo stesso fu proposto un ufficio del signor sotto-intendente del tenore seguente = numero 5877 ariano 16 novembre 1828=:

“signor sindaco, affinché l’esatta esecuzione del mio precedente foglio/dei 14 andante n° 5862 relativamente alla distribuzione del grano di codesto monte frumentario non resti dilazionata, attesa la morte avvenuta di uno degli amministratori del medesimo, antonio d’agostino, la incarico di far eliggere dal decurionato dal di lui seno un abile decurione che ne intraprenda le funzioni fino alla nomina dei nuovi amministratori […]

«il decurionato, vista una tal proposta nonché l’ufficio su letto, considerando che il signor nicola cavalletti, decurione, possa intraprendere una tal carica, unanimemente delibera che predetto nicola cavalletti intraprenda le funzioni di amministratore del monte frumentario e proceda alla distribuzione del grano. E quindi si è firmato dai membri intervenuti:

Il sindaco dottor domenico peluso;

Antonio passavanti decurione;

Michele de lillo decurione;

Antonio verzaro decurione;

Angelo maria chiancone decurione segretario».

Nella seduta del 19 settembre 1829 i decurioni elessero la doppia terna per l’individuazione degli amministratori del monte frumentario.

In quell’occasione furono nominati nicola

Maria d’addona fu angelo;

Domenico caccese di antonio;

Giambattista stiscia fu felice;

Luigi caccese fu angelo;

Nicola franco di bartolomeo;

Antonio senapo fu sabino.

Per l’anno colonico dal settembre 1830 all’agosto del 1831 furono rieletti, nella carica di amministratori del monte frumentario, nicola cavalletti del fu pietro e saverio lo casale del fu modestino.

Nella seduta del primo marzo 1831 ai due amministratori furono consegnati, all’interno del consesso decurionale, i brevetti di nomina, trasmessi il 18 gennaio 1831, a firma del signor sottintendente

Provinciale, e datati 5 gennaio dello stesso anno.

Nella stessa seduta avviene la consegna ufficiale della documentazione corrente relativa alla gestione dei prestiti in grano con il quadro completo dei crediti, e relativi debitori, del monte civico:

«…si è di poi passato alla consegna di 85 scritture i di cui nomi sono annotati in uno stato in triplice spedizione firmato dal vecchio amministratore Luigi Caccese, puranche presente a questo atto, dai suddetti nuovi (Nicola Cavalletti e Saverio Lo Casale) e dal sindaco (Fedele Stiscia).

Più si è consegnato un registro di verbali di conciliazione di fogli 43 componenti cinquantotto obblighi di vari debitori, ed un altro scritto nel foglio trenta ma non firmato dal debitore Giuseppe De Vito e dal sindaco signor Passavanti e dal decurione signor Zupi. Più due copie di

Significatorie contro il passato contabile ed amministratore (del monte frumentario) Nicola Maria Morelli. Ed infine i seguenti nomi di dodici debitori ai quali il Caccese ha accredenzato li generi nella quantità di grano 95 tomola, e misure sette.

Questi sono:

Michele Stiscia tomoli nove di grano mesca;

Nicola la Vigna tomoli sei di carosella;

Pasquale Manzella tomoli otto di mesca;

Domenico Caccese tomoli diciotto di mesca;

Fedele Iorio tomoli tre di mesca;

Giuseppe Tedesco tomoli tre di mesca;

Diego Corvino tomoli tre di carosella;

Giuseppe Parzanese tomoli nove di mesca;

Felice la Torre tomoli sei di mesca;

Fedele Mangialetto tomoli dodici e misure sette di mesca».

All’osservazione mossa dal decurionato circa l’assenza di verbali relativi ai su indicati debiti, l’amministratore uscente, Luigi Caccese, garantisce personalmente i soprascritti debitori impegnandosi a pagare di persona nel caso di loro inadempienza.

Nicola Cavalletti e Saverio lo Casale, nelle vesti di nuovi amministratori del monte frumentario ne denunciano una gestione a

Loro avviso al di sopra della legge invitando il consiglio ad una regolare denuncia presso gli organi competenti perché i responsabili possano risarcire il danno arrecato alla collettività.

Continua

Fonte
Govanni Bosco Maria Cavalletti

 

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