Sfida a colpi di vocabolario
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Latino e greco lingue morte? Non si direbbe proprio a giudicare dal consenso che sta riscuotendo la seconda edizione del Certamen Classicum Hirpinum. Sono oltre cinquanta gli studenti impegnati nella tre giorni dedicata alla cultura classica provenienti, quest’anno, da tutta Italia. L’evento, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, è riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione come “Programma nazionale di promozione delle eccellenze degli Studenti di Istruzione Secondaria Superiore (Decreto Ministeriale del 17 giugno 2009).
Certamen, talenti in sfida
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- Categoria: Cultura
Certamen, talenti in sfida a colpi di vocabolario
Latino e greco lingue morte? Non si direbbe proprio a giudicare dal consenso che sta riscuotendo la seconda edizione del Certamen Classicum Hirpinum. Sono oltre cinquanta gli studenti impegnati nella tre giorni dedicata alla cultura classica provenienti, quest’anno, da tutta Italia. L’evento, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, è riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione come “Programma nazionale di promozione delle eccellenze degli Studenti di Istruzione Secondaria Superiore (Decreto Ministeriale del 17 giugno 2009). Il notevole successo che il Certamen ha già riscosso lo scorso anno, a tutti i livelli, evidenzia in modo tangibile il ruolo determinante e fondamentale della scuola, chiamata, proprio in questi difficili tempi, in misura maggiore, all’arduo e significativo compito di formare ed educare le coscienze dei giovani ai grandi ed autentici valori di cultura e di umanità. Il Certamen quindi diventa grande occasione per riflettere che le comuni radici di storia e civiltà costituiscono un saldo ed indissolubile legame
Salvo D’Acquisto e Montecalvo.
- Scritto da Varius
- Categoria: Cultura
L’eroico carabiniere Salvo D’Acquisto, primo di cinque fratelli, nasce a Napoli il 17 ottobre 1920. Frequentò le scuole presso i Salesiani. Ebbe come professore di lingua francese e musica un montecalvese, don Pietro Cavalletti *. Salvo D’Acquisto, al compimento del diciottesimo anno d’età, il 15 agosto del 1939, si arruolò nell’Arma dei carabinieri. Frequentò il corso per effettivi presso la Scuola Allievi di Roma. Durante le ore di libera uscita frequentava due luoghi: “Il Museo Storico dell’Arma” ed il Vaticano. Divenne carabiniere il 28 ottobre 1940.
La Torre di Palidoro. Dopo l’8 settembre 1943 un reparto di SS si installò in una caserma abbandonata sita nella Torre di Polidoro, nelle vicinanze di Torrimpietra.
La sera del 22 settembre alcuni soldati tedeschi, rovistando in una cassa, provocarono lo scoppio di una bomba a mano. Uno dei militari rimase ucciso e altri due feriti. L’episodio, del tutto fortuito, i tedeschi lo attribuirono ad un attentato dei partigiani.
Il Trappeto
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
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IL TRAPPETO
Veduta del Trappeto dopo il sismo del 1930
Foto archivio Palazzo Stiscia
Il complesso architettonico e urbanistico è da considerare un unicum,paragonabile ai più famosi Sassi di Matera solo per la disposizione a terrazze e alla conformazione,nel mentre son ben diverse le caratteristiche legate ai servizi comuni e alla convivenza delle genti,molto simile ad una società comunarda complessa,regolata da rigide regole di convivenza e di interdipendenza.
Trappeto è termine di derivazione greca e si rapporta alla lavorazione e trasformazione delle olive,termine ancor oggi usato correntemente dalla popolazione,insieme a Frantoio.
La presenza di numerosi frantoi oleari,del tipo a macina in pietra ,tirata da asini,delineò la toponomastica di una non vasta area,che col tempo ebbe ad aver una incidenza abitativa enorme e la nascita di un vero e proprio formicaio umano.
Il Tortano
- Scritto da Redazione
- Categoria: Cultura
Il Tortono,il nonno del Panettone.
Ha la forma di una pagnotta di pane,anche se un po’ più schiacciata ed è il tipico dolce pasquale montecalvese.
Si, stiamo parlando di un dolce e non di quel ben più famoso tortono napoletano,campione di grassi ed esempio di rusticità.
Si prepara da secoli, il “tortono montecalvese”,con una procedura complessa che dura almeno 8 ore e che vede un proliferare di uova fresche,farina e frutta candita.
La procedura per molti aspetti segreta è molto simile al ben più famoso panettone.
Ci piace pensare che Francesco Sforza,signore di queste terre,nel riparare in terra milanese abbia portato con sé la tradizione e la ricetta per fare il re dei dolci.
La presenza dei canditi va ricondotta alla tradizione araba trasmessa alla penisola da Federico II ,a cui si deve forse l’importazione di un dolce dalla squisita fattura araba e sicuramente siciliana.
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