- Scritto da comunicato stampa Parrocchia S.Pompilio
- Categoria: Cultura
Il 10 giugno 1839, nella chiesa del Purgatorio in Montecalvo, il Legato Pontificio della Città di Benevento Mons. Gioacchino Pecci, futuro papa Leone XIII, apre il Processo beneventano di Beatificazione di Padre Pompilio Maria di San Niccolò, sacerdote e religioso delle Scuole Pie, nato a Montecalvo Irpino il 29 settembre 1710.
Dopo l’infanzia e la prima giovinezza nella terra natale, il sedicenne Domenico Pirrotti, sesto figlio di una famiglia borghese di Montecalvo, lascia il paese e raggiunge Benevento, accolto dai Padri Scolopi. Prenderà il nome di Padre Pompilio Maria di San Niccolò.
Una vita impervia, eroica, piena di ostacoli. A Brindisi è ordinato sacerdote il 20 marzo 1734. Luminosa catechesi, infiammata predicazione, esercizi spirituali, saggia direzione spirituale, confessioni, assistenza a malati e bisognosi.
Un apostolato molteplice e generosissimo in tempi assai tristi per la vita cristiana a motivo dell’anticlericalismo e del freddo giansenismo, che allontana i fedeli dall’Eucaristia, dalla devozione al Sacro Cuore e alla Madonna.
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- Scritto da comunicato stampa Parrocchia S.Pompilio
- Categoria: Cultura
Nell’Anno della Fede indetto da Papa Benedetto XVI con la lettera Apostolica “Porta Fidei” dell’11 ottobre 2011, la Parrocchia di San Pompilio Maria Pirrotti di Montecalvo Irpino ha inteso valorizzare, ancora una volta, la figura del suo illustre concittadino San Pompilio sacerdote e religiose delle Scuole Pie, nato a Montecalvo Irpino il 29 settembre 1710. Da poco si sono concluse le solenni celebrazione del Terzo Centenario della Nascita del Santo montecalvese e sulla scia dell’entusiasmo suscitato da quell’evento...., la Comunità Parrocchiale si è impegnata in un’opera, unica nel suo genera, che a molti è sembrata bizzarra: la realizzazione di un film sulla vita, l’apostolato e il messaggio di San Pompilio. Il Santo Padre Benedetto XVI accogliendo in udienza nell’Aula Paolo VI in Vaticano il 9 marzo 2011, circa 730 pellegrini montecalvesi, in occasione del decennale del ritrovamento della statua della Madonna dell’Abbondanza, ebbe a dire: “Rivolgo un cordiale saluto a voi, fedeli di Montecalvo Irpino, qui convenuti nel ricordo di San Pompilio Maria Pirrotti, e vi esorto a rendere ovunque una generosa testimonianza cristiana, seguendo le orme del vostro Patrono e sostenuti dalla materna intercessione di Maria, che voi venerate con il titolo di Madonna dell’Abbondanza”.
Leggi tutto: Presentazione 19 Agosto 2013 a Montecalvo Irpino
- Scritto da Redazione
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Sullo spartiacque appenninico in località Sant’ Eleuterio di Ariano Irpino, sono visitabili i resti dell’antico centro di Aequum Tuticum, nodo viario, da cui si irradiavano numerose strade che collegavano da nord a sud il Sannio con la Campania, e da est ad ovest il versante tirrenico con quello adriatico.
In età repubblicana, una via Aemilia collegava Aequum Tuticum con Fioccaglia di Flumeri ed Aeclanum.Alla seconda metà del II sec d.C. si riferiscono una serie di ambienti disposti a schiera interpretabili probabilmente come horrea (magazzini) o tabernae (botteghe).
Nella zona retrostante ad essi è emerso un grande ambiente rettangolare, verosimilmente pertinente a una villa con un pregevole pavimento musivo policromo,con un complesso motivo ornamentale.
- Scritto da dott.Antonio Stiscia
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Il complesso architettonico e urbanistico è da considerare un unicum,paragonabile ai più famosi Sassi di Matera solo per la disposizione a terrazze e alla conformazione,nel mentre son ben diverse le caratteristiche legate ai servizi comuni e alla convivenza delle genti,molto simile ad una società comunarda complessa,regolata da rigide regole di convivenza e di interdipendenza.
Trappeto è termine di derivazione greca e si rapporta alla lavorazione e trasformazione delle olive,termine ancor oggi usato correntemente dalla popolazione,insieme a Frantoio.
La presenza di numerosi frantoi oleari,del tipo a macina in pietra,tirata da asini,delineò la toponomastica di una non vasta area,che col tempo ebbe ad aver una incidenza abitativa enorme e la nascita di un vero e proprio formicaio umano.
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- Scritto da Redazione
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Nella giornata di ieri,giovedì 27 giugno 2013 con le ultime riprese, è calato il sipario sul film di Don Teodoro Rapuano dedicata alla vita di San Pompilio Maria Pirrotti: Amerò Sempre.Tante persone, attori e gente comune, hanno invaso il set-cinematografico allestito in corso Umberto e nella piazza dedicata al Santo. Con perfetto rispetto della tabella di marcia,la troupe del film si è messa al lavoro curando in modo maniacale gli ultimi dettagli scenografici del film. Gli attori e le comparse caricate dalla grande responsabilità dell’ultimo ciak si sono mosse con professionalità e diligenza. Alla fine,visibilmente stanchi e commossi si sono lasciati andare a scene di tripudio e gioia pura e hanno inteso ringraziare in mille modi il loro parroco per aver dato loro un occasione unica per poter vivere una esperienza esaltante.
- Scritto da Mario Sorrentino
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I fiumi ci affascinano non solo perché possiamo immaginare con qualche fondamento che hanno cominciato a scorrere in un particolare luogo, si può dire, da sempre.
Un sempre non infinito ma che può essere esteso nel passato sino a centinaia di migliaia di anni fa, o anche a milioni di anni; un sempre, inoltre, che ce li presenta diversi a ogni istante (Eraclito diceva che non ci possiamo tuffare due volte di seguito nello stesso fiume). Ma ci incantano i fiumi anche per altre ragioni, soprattutto per una in particolare: il mistero del significato dei loro nomi. I nomi dei fiumi sono fra quelli più antichi di una lingua e quasi sempre risalgono a lingue anteriori parlate nel luogo da altre etnie che si sono succedute nel territorio nel corso di periodi a volte più che millenari.
E nonostante che la creazione del nome del fiume (il suo “battesimo”) e la sua trasmissione di generazione in generazione siano avvenute per lunghi periodi presso popoli che non conoscevano ancora la scrittura (e perciò è stato registrato per iscritto soltanto in un tempo storico relativamente recente), quel nome è rimasto pressoché inalterato nel suono e viene
- Scritto da Redazione
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Una bella iniziativa giunge quest’anno alla sua 5° edizione: “La passeggiata a cavallo” in programma Domenica 30 giugno 2013.
L’evento, organizzato dall’associazione “ I cavalieri di Montecalvo Irpino” offre una occasione a tutti gli amici del cavallo di poter trascorrere una giornata in assoluta spensieratezza lungo i vecchi percorsi naturali dei tratturi e tratturielli , strade naturali della civiltà contadina che grazie ad esse movimentavano l’attività agricola pastorale della nostra valle del miscano.L’iniziativa ebbe dalla FEDERAZIONE ITALIANA TURISMO EQUESTRE E TREC – ANTE, la disponibilità e collaborazione alla realizzazione del progetto. Punto di ristoro, in quell’anno, l’agriturismo le “bolle” con un menù dei prodotti tipici della tradizione locale. Quest’anno la manifestazione organizzata da Pasquale Leone e Antonio Leone, prevede l’accoglienza dei cavalli e cavalieri in contrada Cesine e dopo una breve colazione la partenza per i sentieri nascosti immersi nella nostra verde collina.
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