Fu un antifascista della prima ora. Internato prima in Francia con Luigi Longo e Leo Valiani, venne poi confinato a Montecalvo Irpino nel 1943. Lunedì, 23 aprile 2007, sono stati celebrati a Castel D’Azzano (VR), i funerali di Antonio Smorto. Aveva 98 anni. Aveva attraversato quasi tutto il Novecento e, grazie a una tempra formidabile, aveva superato tante durezze della vita e in ultimo, negli anni Novanta, la perdita della moglie, la montecalvese Vincenzina La Vigna. Ma è rimasto lucido sino alla fine, sopraggiunta improvvisamente a causa di un ictus. Calabrese d’origine, la sua famiglia era emigrata tutta a Tolone in Francia, per motivi di lavoro, con lui ancora ragazzo. Avendo aderito al comunismo, nel 1941 fu internato come antifascista, nel campo di concentramento di Ÿernet d’Ariege sotto i Pirenei, su ordine della polizia fascista italiana, la famigerata OVRA. Era in compagnia di Luigi Longo, Leo Valiani, Giuliano Pajetta, fratello del più noto Giancarlo, e Carlo Montagnana.
Circolare n°61 * Prefetto del Principato Ulteriore Avellino 9 Giugno 1864 Divisione-oggetto-Partecipazione del sorteggio dei Consiglieri Provinciali. Ai signori Sindaci della Provincia, A termine degli art.43 e 152 della legge 23 Ottobre 1859 le elezioni amministrative dei Consiglieri Comunali e Provinciali debbono farsi dopo la tornata di primavera,ma non più tardi del mese di Luglio. Ciò premesso e richiamata per la stretta osservanza la circolare 12 Aprile decorso n.43 la Prefettura mentre indica in calce i Consiglieri Provinciali in funzione notifica il risultato del sorteggio del quinto cui devenivasi in corrispondenza al disposto nell’art. 490 della succitata legge.I signori Sindaci dovranno quindi promuovere e disporre che i Collegi Elettorali dei Comuni al margine segnati procedano in occasione della nomina dei rispettivi Consiglieri Comunali anche alla elezione del Consigliere Provinciale facendone constare con separati verbali…………………
Il complesso architettonico Santa Caterina, venne concepito ed edificato dai Cavalieri Montecalvesi del Sacro Ordine Gerosolimitano (Cavalieri di Malta) che di ritorno dalle Crociate diedero vita ad un Ospedale , con annesso Monastero, dedicato a Santa Caterina d'Alessandria, Vergine e Martire, e il cui culto venne portato in Occidente proprio dai Crociati.
L'Ospedale è tra i più antichi dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, ed ha funzionato regolarmente, salvo i vari terremoti, fino agli inizi del XIX Secolo, com'è comprovato dalle numerose visite pastorali dei vari Metropoliti di Benevento, a cui questa terra è legata culturalmente, politicamente e storicamente da sempre, godendo così delle stesse eccezionalità del Ducato Beneventano facendone così un unicum nel Regno di Napoli fino all'Unita di Italia. Nel 700 e concomitante con gli eventi Giubilari, Montecalvo ospitava buona parte dei Pellegrini che attraversando la Diocesi, si recavano a Roma, per il fatto che poteva contare su due Ospedali (S. Caterina e Annunziata).