- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
Giuseppe,Alfonso Stiscia figlio di Vincenzo e Giovanna Sanità nasce a Montecalvo Irpino 1850? (31-03-1846).
Insieme ai fratelli Michele e Felice e alla madre, segue il padre che si reca in Sicilia per dirigere i lavori delle ferrovie siciliane.
La formazione scientifica e gli studi di tecnica gli faranno conseguire notevoli risultati specie nel campo delle soluzioni industriali di cui ne diventerà campione con la realizzazione di alcuni brevetti.
Un personaggio straordinario che tra l’altro sposa la signora Concetta Leggio da cui nasce Giovanna Casimira Stiscia.
L’altro fratello, Michele, nato a Montecalvo il 10/5/1852 si sposa a Palermo con Marianna Bentivegna,imparentandosi con la famiglia di quel Francesco Bentivegna patriota siciliano,originario di Corleone e garibaldino,tra i personaggi di spicco della storia siciliana .
Da questa fausta unione nasceranno 2 figli :Teresa Giovanna Concetta Stiscia nata a Palermo il 16/10 /1886 ed ivi morta nubile l’1/4/1961Vincenzo Stiscia Bentivegna nato a Palermo il 9/9/1884 ed ivi deceduto il 21/2/1969.
Vincenzo impalmerà la marchesina Bianca Maria Letizia Galletti di Santa Marina e da questa favolosa unione celebrata con gran risalto dalla stampa dell’epoca (l’Ora di Palermo15/12/1918), nascerà a Palermo nel dì 13 del mese di Dicembre dell’anno 1923,l’unico figlio a nome Lucio Maria Giuseppe Michele Ischiano Bindo Stiscia,che nella tradizione di famiglia diventerà ingegnere e poi docente.
- Scritto da Redazione
Trattando il documento citato di avvenimenti del 1252 e parlando già di Montefalcone che manda i suoi uomini, e rilevando dai registri della Cancelleria Angioina, (7) come vedremo, che nell'anno 1266 a Matteo di Letto fu da Carlo I restituita Montefalcone, e metà di Montecalvo, che aveva per concessione dell'Imperatore Federico II, è da supporsi che il castello fosse opera di questi. Monsfalconis servientes VII et alios homines cum zappis et aliisXVIII… "Carlo ai mastri giurati, ai balivi, e a tutti gli abitanti di Ariano, Montefusco, Paduli, Apice, Montecalvo, Zungoli, Casalbore, Flumeri con i rioni e casali di Cripta e di Ripalonga. Quando stabilimmo per vostra protezione e difesa che fosse riparato e rinforzato con nostri soldati e fanti il castello di Crepacorde, perché i Saraceni non potessero impossessarsi dei vostri beni o altrimenti ledervi, mandammo per la necessità 200 ausiliari ben muniti di armi ferrate e scudi ed elmi con dardi e lance e frecce e l'altro necessario alla guerra;
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
Le Janare di Montecalvo non possono essere considerate streghe nel termine malefico del significato ,perché la loro condizione era connessa alla data di nascita,solitamente la notte a cavallo tra il 24 e il 25 Dicembre,notte del Santo Natale. E’ anche vero che le figlie delle Janare venivano istruite dalle madri alle arti magiche e affidate alle cure del maligno, con il quale si riunivano in frenetici balli (Sabba) ai piedi del Noce di Benevento.
- Scritto da Dott.Antonio Stiscia
"Come non ricordare Pietro Paolo Parzanese, poeta arianese dell’800,ma di origini Montecalvesi (il nonno era di Corsano, dove prosperano i suoi lontani parenti),un letterato fine,di grande cultura e di sicuro ingegno,che ha lasciato opere di indiscusso valore,significate dalle sue poesie,intrise di una ricercata semplicità,quasi a voler avvicinare alla poesia il popolo,dando così vita a uno stile che ancor oggi si ricorda come “versi alla Parzanese.” Nonostante la fama nazionale e internazionale,la Città di Ariano non ha saputo far altro che dedicargli un Busto e un Liceo,quasi a compier un atto dovuto,lasciandone il ricordo al lento incedere del tempo irriconoscente.
- Scritto da alternativa montecalvo
Con delibera N°49 07.04.2010 l'Amministrazione Comunale ha deciso di ristrutturare il Monumento ai Caduti di Piazza Vittoria. Gli interventi consisteranno nella sistemazione di una parte della pavimentazione, sconnessa dai pini; ai fini della sicurezza dei bambini verrano eliminati due muretti di appoggio delle lapide ai caduti, i quali nomi verranno ricollocati su un ceppo di pietra posto nella parte anteriore sinistra del monumento;
Recinzione adeguata della area circostante il monumento; pulizia dello basamento in pietra dove poggia la statua bronzea del milite ignoto. Detta ristrutturazione si propone di riconsegnare al giusto decoro un luogo che dovrebbe essere sacro per tuttti i cittadini ma che, più volte, è stato offeso e oltraggiato. In questa foto vi è una ricostruzione grafica del monumento ristrutturato.
- Scritto da Gerardo Pescatore
Michele Morelli Giuseppe Silvati |
La repressione della rivoluzione nata dalle 5 giornate di Avellino 1821: LA BREVE VITA DEL GOVERNO COSTITUZIONALE di Gerardo Pescatore L’esito positivo dei moti scoppiati in Irpinia nel luglio del 1820 sotto il comando dei sottotenenti Michele Morelli e Giuseppe Silvati con l’appoggio del colonnello Lorenzo de Concilj e del generale Guglielmo Pepe si propagò rapidamente nel Napoletano segnando un importante successo e un primo fondamentale traguardo per le forze rivoluzionarie dopo il fallimento e le tragiche esperienze del 1794 e del 1799. |
- Scritto da Redazione
Battaglia di Benevento -
Montecalvo ai tempi di Carlo I°di Angiò - anno 1266
Dai cennati Pontefici furono fatti i primi passi per l’investitura dei regni di Napoli e di Sicilia diversa i sovrani e principi europei per indurli a venire in Italia a difendere le possessioni pontificie e alla conquista della corona. In seguito, le richieste per l’intervento, furono rinnovate dal successore di Urbano, Clemente IV, inviando l’ Arcivescovo di Cosenza Pignatelli ad offrire il regno a Carlo d’Angiò, conte di Provenza, il quale accettando l’offerta fattagli a mezzo dallo stesso arcivescovo ne riceve l’investitura confermata da Clemente.